“La dispensa consapevole” è il titolo della mia tesi al diploma per consulente in nutrizione. Ho redatto una specie di guida su come e perché è importante riempire nel modo corretto la nostra dispensa della cucina.
Secondo me tutto comincia dalla dispensa, quella parte della cucina dove conserviamo le scorte, da cui spesso corriamo in aiuto affamati. Andiamo al supermercato quando la dispensa ed il frigorifero sono vuoti, scegliamo i prodotti da mettere nel carrello, li portiamo a casa e li sistemiamo tra quegli scaffali. Quando dobbiamo preparare la cena apriamo l’anta della dispensa, ne contempliamo il contenuto ed inventiamo le ricette, per poi cominciare a cucinarle. E’ in base a quello che troviamo là dentro che noi costruiamo la nostra alimentazione.
Come si può non darle importanza? Per anni ci hanno insegnato a basarci sui nostri gusti costruendo una varietà di dispense differenti. La dispensa può essere vuota o straripante di scorte. Ci sono dispense curiose che provano un sacco di novità e dispense inquadrate dove vengono effettuati severi controlli di qualità . Ma esistono anche dispense confuse con un mix di prodotti sani e meno sani oppure dispense annoiate che vedono arrivare sempre gli stessi prodotti. Insomma ogni cucina ha la sua dispensa, proprio come ogni persona ha i suoi gusti e le sue preferenze.
Cosa ci può aiutare nel fare la differenza? Secondo me, la consapevolezza, conoscere gli alimenti, le loro proprietà e i loro effetti sul nostro organismo. Secondo me questo è un ragionamento che può aiutare, che supera il gusto e che ci rende tutti – e dico tutti – in grado di occuparci da soli della nostra alimentazione in modo corretto per nuocere il meno possibile alla nostra salute, avere energie e senso di sazietà .
Ma quindi come dovrebbe essere questa dispensa? Dai miei studi ho compreso che non può non essere varia, organizzata, ricca, curiosa e creativa. Per comporla dobbiamo essere informati, conoscere la piramide alimentare e non lasciarci spaventare dalle novità . Gli esposti del ministero della salute e l’organizzazione mondiale della sanità possono essere molto di aiuto.
La nostra dispensa deve contenere cereali integrali come riso integrale, farro, orzo, miglio, quinoa, grano saraceno, avena e segale. Può contenere delle alternative alla pasta di grano duro, come il kamut, il farro, il grano saraceno – che contengono più fibre. Può contenere creckers, fette biscottate, gallette anche in questo caso realizzate con farina integrale, senza troppi grassi e sale. Deve contenere i legumi, secchi o in scatola, come ceci, fagioli, lenticchie, piselli, fave, soia. Può contenere del cioccolato fondente amaro, del caffè, dei fiocchi di avena o grano saraceno per la colazione.
Possiamo riempire i cassetti del frigorifero con frutta e verdura di stagione, preparare macedonie di frutta fresca. Sempre in frigorifero possiamo conservare lo yogurt greco o lo yogurt bianco senza zucchero. Chi soffre di intolleranza può scegliere lo yogurt di soia senza zucchero aggiunto, il latte di soia al naturale o il latte di riso integrale. Possiamo conservare il kefir, quel latte fermentato molto famoso, il latte vaccino, i formaggi freschi come la ricotta, la mozzarella, la feta, il caprino. Ci potranno essere le uova biologiche, degli affettati di qualità con pochi grassi come il prosciutto cotto, il prosciutto crudo, il tacchino o la bresaola. Possiamo acquistare degli hamburger di legumi, il tufo o il tempeh.
Nel freezer possiamo conservare la carne bianca, di pollo, tacchino, coniglio o maiale. Possiamo conservare il pesce, branzino, salmone, orata, nasello, merluzzo. Possiamo tagliuzzare delle verdure fresche, metterle in un sacchetto ed averle pronte all’uso quando non si avrà il tempo di fare la spesa.
In questa sezione raccoglierò tutti gli articoli in cui parlo degli ingredienti che utilizzo in cucina. Nella sezione “ricette” e “senzalattesenzauova” troverete invece qualche idea per mettervi a spadellare.